Virata in poppa

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Virata in poppa

Scuola Vela Argentario asd
Pubblicato da Marco Ferranti in scuola vela · Venerdì 05 Mag 2023
Tags: virata
Buongiorno a tutti. Oggi ci occupiamo di un argomento che rappresenta l'ABC della vela e cioè l’abbattuta. Definiremo innanzitutto sopravento tutto ciò che per primo viene colpito dal vento, sottovento ciò che invece viene colpito in un secondo momento.
La procedura corretta dell'abbattuta sarà quindi spiegata dettagliatamente  in questo ventunesimo articolo del nostro Blog velico.

L’abbattuta o virata in poppa è per definizione sempre un cambio di mure, ma effettuato passando con la poppa attraverso la direzione di provenienza del vento. Essa, a differenza della virata in prua, è una manovra che non perde velocità e normalmente si usa anche nelle situazioni di emergenza e di pericolo. A volte si usa con vento molto forte e superiore ai 18 nodi, lascando completamente il Vang e il tesabase per alzare il punto di mura, ingrassare la vela ed effettuare la cosiddetta strambata cinese.
Bisogna Preparare mentalmente la manovra, ovvero osservare il fondale, poi avanti e indietro, sopra e sottovento, e capire in che direzione si deve puntare una volta finita l’abbattuta e controllare che scotte e timone non siano ingarbugliati o incastrati.

Avvertire il resto dell’equipaggio con “pronti ad abbattere?” e attendere la risposta positiva. A questo punto il timoniere dice “abbattiamo” e inizia a poggiare, cioè a portare il timone dalla parte opposta delle vele e molto dolcemente ma gradualmente  per favorire chi deve riportare la “randa al centro” o afferrare il mazzo, cioè il paranco della Scotta randa.

Una volta arrivati esattamente in poppa e cazzata la randa al centro o afferrato il mazzo, si farà passare il fiocco lascando la scotta che prima era in tensione e cazzando l’altra.

Nel frattempo la barca ha superato i 180° al vento ed è passata sulle nuove mure. Appena questo accade, bisogna lascare rapidamente le vele in modo da riportarle nella corretta posizione per l’andatura di lascio o di poppa che il timoniere mantiene agendo sul timone. Oppure accompagnare la randa dall'altro lato.

L’abbattuta è conclusa e ci si può dedicare alle regolazioni di fino delle vele normalmente a farfalla per poi proseguire con la navigazione.

L’abbattuta va eseguita esclusivamente da gran lascio o poppa, da tutte le altre andature occorre prima poggiare portandosi di gran lasco e solo dopo è possibile iniziare la manovra. Se l’abbattuta avviene involontariamente si definisce strambata.
Bisogna stare molto attenti al passaggio del Boma che spazzera' molto velocemente la coperta passando da un lato all'altro. Nelle derive sarà molto importante mantenere una rotta di poppa piena e abbattere solo se non ci sono ostacoli nelle vicinanze, oppure sotto onda oppure con vento non fortissimo. Riportare nel giusto momento la barra al centro eviterà sicure scuffie. Consiglieremmo di guardare sempre avanti, passarsi lo stick dietro, mettere il piede di poppa avanti, piegare le ginocchia, abbassare la testa e passare dall'altro lato prima del passaggio del boma. Stick o barra (più sendibile) sempre in mano. Uno dei modi migliori per capire se si è vicini alla rotta portante di poppa o fil di ruota e all'abbattuta, è la percettibile perdita di tensione della scotta randa e il tentativo di passaggio del fiocco o Genoa dall'altro lato. Il livello di allerta in questa manovra deve essere molto alto e deve preventivamente tenere conto di tutte le possibili varianti, considerando anche il perfetto armo dell'imbarcazione e il perfetto stato di manutenzione di tutta l'attrezzatura.
Diverso il discorso sotto gennaker e spinnaker e stando al trapezio. Ma ce ne occuperemo in un'altra interessante puntata.




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