La virata

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La virata

Scuola Vela Argentario asd
Pubblicato da marco Ferranti in scuola vela · 10 Marzo 2023
Tags: lavirata
MURE A DRITTA e MURE A SINISTRA
Prima di poter spiegare che cos’è una virata, dobbiamo introdurre il concetto di “mure”. Con mure si intende il lato della barca che viene colpito per primo dal vento, ovvero quello opposto al boma e alla randa (e attenzione non al fiocco perché non fa sempre fede, ad esempio di poppa piena si può portare quest’ultimo dalla parte opposta della randa, questa regolazione si chiama “a farfalla”). Più specificatamente si parla di mure a dritta (fig. 1) quando il vento colpisce prima la parte, o per dirla meglio “murata”, destra della barca e quindi il boma e la randa si troveranno a sinistra; nel caso opposto si dice che la barca naviga con mure a sinistra (fig. 2) e quindi il vento arriverà dal lato sinistro, con la randa a destra. Il concetto di mure è molto importante non solo per la virata, ma anche come vedremo in futuro per le precedenze tra barche a vela.



CAMBI DI DIREZIONE A PARITA’ DI MURE

Con la prima lezione abbiamo imparato i due movimenti base che si fanno con il timone: orzare, ovvero spingere la barra del timone verso la randa con conseguente avvicinamento della prua verso la direzione del vento, e poggiare, che consiste nell’allontanare la barra del timone dalla randa, con la prua che si allontanerà dalla direzione del vento.
Questi due movimenti sono dei cambi di direzione, ci permettono appunto di cambiare la nostra rotta, ma la barca rimane sempre con le stesse mura. È ora che entra in gioco la virata.





LA VIRATA
Cos’è la virata? La virata è un cambio di mure con la prua che passa attraverso l’origine del vento. Prima di andare a vedere all’atto pratico come si effettua una virata, cerchiamo di capire perché è fondamentale saper effettuare questa manovra.
Il primo ovvio motivo è la necessità di dover navigare “nell’altra metà delle andature” ovvero nelle andature con mure opposte.





La seconda motivazione è invece la possibilità di risalire il vento, attraverso il “bordeggio”. Come ben sappiamo, a differenza delle barche a motore, con le vele siamo limitati nelle direzioni in cui possiamo navigare perché purtroppo ancora non abbiamo inventato un modo per navigare contro vento. L’angolo dove le vele non si gonfiano e quindi non riusciamo a muoverci effettivamente è chiamato angolo morto ed è in media di circa 90 gradi, 45 gradi a destra e 45 gradi a sinistra, rispetto alla direzione del vento (ogni barca ha il suo angolo morto). Seppure non possiamo navigare esattamente contro vento, possiamo comunque avvicinarci un lato alla volta verso il vento, effettuando delle virate, che sarà a nostro discapito decidere quando e come farle in base a fattori che quando sarete più bravi terrete in considerazione. È come se ci trovassimo in una città a blocchi come New York e dovessimo andare da un angolo all’altro: possiamo scegliere se percorrere soltanto i due lati lunghi all’esterno o cambiare più volte strada; ogni cambio di strada
equivale a una virata quando bordeggiamo per risalire il vento.


Come abbiamo appena visto esiste un angolo morto dove non riusciamo a gonfiare le vele e quindi manovrare la nostra barca, voi vi chiederete allora come facciamo a virare siccome dobbiamo passare attraverso l’origine del vento, quindi l’angolo morto. Il trucco sta nell’avere abbastanza velocità, e quindi abbrivio, prima di effettuare la manovra; è come quando freni in macchina che ci metti qualche secondo prima di fermarti, la stessa cosa succede quando si passa nell’angolo morto per fare la virata, quindi importante la velocità, perché come afferma un vecchio detto nautico: “barca ferma non governa!”.
La virata si esegue sempre da bolina a bolina, l’andatura più vicina all’angolo morto, quindi dopo esserci assicurati di aver orzato ed essere di bolina andiamo a vedere proprio all’atto pratico come si svolge questa manovra, suddividendo ogni passo che va fatto per completarla nel modo corretto:

1) Come prima cosa bisogna assicurarsi di non avere nessuna imbarcazione intorno che potremmo colpire inavvertitamente durante la manovra, quindi guardiamoci bene intorno.

2) Dopo aver stabilito che stiamo andando di bolina e abbiamo una velocità adeguata prepariamo il nostro corpo alla virata. Siccome siete un gruppo inesperto in mano avrete soltanto il timone e non la randa. A questo punto impugniamo lo stick verso la fine soltanto con la mano di poppa, lasciando la mano di prua libera di poter andare dietro la schiena e spostiamo il piede di poppa verso il lato opposto della barca, così da poterci spostare dall’altro lato più facilmente, limitando le possibilità di girarci su noi stessi e quindi non guardare avanti durante la manovra.

3) Quando siamo pronti bisogna avvertire sempre il proprio equipaggio (almeno che non si sia soli) di quello che si sta per fare, quindi chiedete “pronti a virare?” altrimenti rischiate di mettere in pericolo l’incolumità dei vostri compagni (il boma in testa non è piacevole) e preparate l’equipaggio a regolare il fiocco e i pesi.

4) A questo punto si dice “viro!” e orziamo con decisione, appena vediamo che il boma inizia a muoversi verso di noi ci iniziamo a spostare (sempre stando attenti alla testa) e iniziamo a spostarci dall’altra parte, nel mentre passandoci lo stick dietro la schiena e prendendolo con l’altra mano libera. Idealmente dovremmo incontrarci nel mezzo con il boma e sederci quando questo passa completamente dall’altra parte.
Nel frattempo il resto dell’equipaggio dovrà pensare al fiocco e ai pesi: un attimo prima che il boma inizia a muoversi bisogna levare dallo strozzatore e quindi lascare completamente il fiocco, per poi cazzarlo soltanto quando il boma sarà arrivato dall’altra parte, sennò se si cazza troppo presto si rischia di far gonfiare il fiocco al contrario e quindi mettere a repentaglio l’esecuzione della virata. I pesi dovranno essere regolati in conseguenza del vento e dell’inclinazione della barca, ad esempio se la barca prima di virare navigava piatta con tutto l’equipaggio da un lato, allora tutto l’equipaggio dovrà spostarsi dall’altro lato insieme al timoniere, però sempre stando attenti.

5) Dopo esserci seduti dall’altro lato rimettiamo al centro il timone e ci assicuriamo di navigare con un’andatura di bolina.
Questa è a grandi linee la corretta procedura di esecuzione di una virata, che sarà nel dettaglio diversa per ogni tipo di imbarcazione.



Praticandola vi renderete conto che è molto più facile a farsi che a dirsi, un altro piccolo accorgimento che si può aggiungere è che minore è la forza del vento e più con decisione bisogna spingere il timone all’orza, mentre con più vento basta muovere poco il timone che la barca già starà virando.
Buon vento e occhio alle teste!



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