L'Alimentazione

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L'Alimentazione

Scuola Vela Argentario asd
Pubblicato da Marco Ferranti in blog · Venerdì 19 Mag 2023
Tags: alimentanzione
Buongiorno a tutti e ben ritrovati sulle pagine del nostro blog velico, unico nel suo genere.
Oggi affronteremo un argomento molto importante e cioè l'Alimentazione. Insieme all'abbigliamento, sono due argomenti molto utili e che mai bisognerebbe sottovalutare o non conoscere.
"Il medico del futuro non prescriverà medicine, invece motiverà i suoi pazienti a prendersi cura del proprio corpo, alla corretta alimentazione, ed alla causa e prevenzione della malattia.” (Thomas Alva Edison).
Tanti anni fa, sulle navi erano caricati a poppa sottaceti, mele secche, kiwi e succo di limone per prevenire e curare la terribile malattia dello scorbuto.
Nelle prime lezioni di teoria del corso di vela consigliamo sempre a tutti gli allievi, principianti e non, di non mangiare cibi pesanti (uova, carne, formaggi, zuccheri) o grassi o acidi o a lenta digestione, ma di concentrarsi invece su cibi leggeri, secchi, alcalini e facili da digerire.
Tra questi ultimi sicuramente a colazione, fette biscottate, cereali, gallette, biscotti, legumi, frutta e verdura, riso.
Chiediamo anche di astenersi dal bere latte, vino, spremuta d'arancia e cioccolata calda e invece di scegliere e orientarsi su acqua, thè, succo di frutta alla pera o all'albicocca e pesca.

Ancora ricordiamo i tempi in cui sciavamo con lo sci club o regatavamo sui 420, sugli optimist e sui Laser 1. I nostri allenatori, in mare o in montagna, ci consigliavano sempre di mangiare riso o pasta in bianco con burro e parmigiano oppure un panino al prosciutto crudo, o barrette di cioccolato o una banana con noci, nocciole e mandorle. Quasi Tutti cibi non pesanti, non acidi, di veloce e facile preparazione e digeribilità e immediato rilascio di energia sotto forma di zuccheri e, soprattutto, che non fermentavano nello stomaco. Acqua o the' caldo come bevande.
Mai mangiavamo formaggi, yogurth, passate di pomodoro nella pasta, carne di qualsiasi genere, frutta e verdura cotte o crude. Mai bevevamo cioccolata calda o latte o anche spremuta d'arancia fresca o in succo preconfezionato. Tutti cibi e liquidi cioè a lenta digeribilità, prima di allenamenti e di regate.
Non è mai consigliabile però affrontare uno sforzo fisico o il mare mosso a stomaco vuoto né a pancia troppo piena. Vanno evitati l’alcool, il latte, le bevande gassate, per alcuni il caffè o il tè o quelle acide, come le spremute d’arancia. Meglio consumare pane secco o alimenti salati come i crackers. Anche se mangiare è l’ultima cosa a cui si pensa in alcune situazioni, ingerire qualcosa di solido è sempre d’aiuto. Anche mangiare una banana è utile, così come tenere una fettina di limone in bocca. Non abbiamo mai provato ma si dice che la Coca-cola sia molto utile a combattere la nausea. E comunque, nel caso in cui ciò che si è mangiato dia fastidio, occorrerà sostare sempre a poppa e cercare di rientrare a terra il prima possibile. Solo là infatti si attenueranno e scompariranno i sintomi del mal di mare (sea sickness).
La condizione ideale per la vela su derive sarebbe mantenere le riserve senza depauperarle e fare degli spuntini bilanciati con carboidrati, proteine e grassi ogni 2-3 ore: è una tattica vincente.
La vela è considerato uno sport di resistenza: ci si deve opporre al movimento esterno e si devono gestire le sollecitazioni dell’ambiente circostante. Il Laser 1, per esempio, imbarcazione monoposto e monotipo con deriva e un’unica vela – e classe olimpica -, è una barca agonisticamente molto impegnativa, richiede grande forza fisica e allenamenti particolari.
Certo bisogna considerare le diverse condizioni di uscita e di regata, più è forte il vento più è elevato lo sforzo: gli spuntini saranno più carichi di carboidrati con maggiore intensità dello sforzo e con un bilanciamento più spostato verso le proteine con minor impegno muscolare. Importante la reidratazione perché la qualità della prestazione diminuisce anche se si perdono piccole quantità di acqua.
“Bere acqua è sempre consigliato, ma certo sono utili le bevande con aggiunta di sali minerali: bisogna però sempre seguire le proporzioni indicate perché sia rispettata la concentrazione dei sali nel nostro organismo” sostengono i  nutrizionisti “e quando lo sforzo fisico è molto intenso sono indicate anche le soluzioni con sali minerali e carboidrati al 6/8%, i carboidrati garantiscono il glucosio e favoriscono l’assorbimento di acqua nell’intestino per questione osmotica. Dopo la regata bisogna recuperare appena possibile con l’alimentazione: carboidrati e proteine di ottima qualità a rapido assorbimento che devono fornire aminoacidi essenziali. Considerato che molte competizioni sono internazionali, l’integrazione con proteine in polvere e barrette proteiche post gara potrebbe anche risolvere il problema di trovare alimenti di qualità”.
In generale chi pratica attività sportiva dovrebbe preferire prodotti freschi, non confezionati, biologici e leggere sempre le etichette di ciò che compra. Per sfatare i falsi miti, caffè sì prima della gara, birra no dopo la gara, contiene alcol e l’alcol fa perdere più liquidi di quanto sia necessario dopo una regata.



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