Legami pluriennali indissolubili

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Legami pluriennali indissolubili

Scuola Vela Argentario asd
Pubblicato da Marco Ferranti in blog · Venerdì 03 Gen 2025 ·  3:45
Salve cari amici velisti e sciatori e benvenuti nella piacevole lettura del quarantottesimo articolo del nostro blog velico che tanto ci allieta anche nella Scrittura da due anni. Vi vorrei raccontare dapprima un episodio che mi è capitato lo scorso dicembre proprio in queste date.  Ero il general manager da 5 inverni  di un bellissimo resort al mare in Kenya, situato sull'isola di Manda. Avevamo avuto un matrimonio con 100 ospiti e per l'occasione era stato aumentato lo staff interamente di colore fino a 88 unità in totale.

Dovevamo spostare 100 sedie e 36 pesantissimi tavoli di legno massiccio dal luogo della cerimonia al luogo della cena in pochissimo tempo. Circa 200 metri sulla spiaggia di distanza al caldo torrido tipico africano. Ho iniziato per primo io. E dopo un po', tutto lo staff si è unito a me senza che chiedessi nulla. È stata una processione di visi scuri con grandi sorrisi e denti bianchissimi. Tutti ma proprio tutti che davano il loro contributo. Da ogni dipartimento. Persino provenienti dalla spiaggia, alcuni sconosciuti ci stavano aiutando.  E mentre faticavo, io per primo, ho chiuso gli occhi per un attimo e ho ricordato quegli splendidi momenti di grande condivisione e aggregazione nello staff (da 18 anni con noi) della nostra Scuola Vela all'Argentario, un'associazione sportiva dilettantistica federale FIV, con sede in Toscana, in provincia di Grosseto, nel comune di Obetello, sulla bellissima e selvaggia spiaggia tipica italiana della Giannella, affacciata sul mar Tirreno. Tutti insieme, amici, l'uno a fianco all' altro sempre e comunque, come una testuggine romana o una falange spartana.



E invece di vedere i miei, nuovi e non, ragazzi Kenyani dello staff, rivedevo Edoardo Bonanni che per primo sempre dava una mano, rivedevo in loro Leonardo Papa, Alessandro, Alex, Oliviero, i due fratelli Azzaro, Enrichetta, Jacopo, Livia, Claudia, Antonio, Emanuela, Francesco, Veasna, Rosario e tantissimi altri che mi dicevano, sorridendo e prendendomi bonariamente in giro, "dai Marco, vecchietto, sbrigatiiii", rivedevo tutti i miei indimenticati amici subacquei, velisti e sciatori dei villaggi turistici Valtur, compagni di mille belle avventure sportive e notturne e in tutti i campi velici stanziali e giornalieri.  E mi sono venuti i brividi, ve lo giuro, e sorridevo al ricordo di tutti gli sforzi fatti insieme e a quante gioie,  emozioni, divertimenti e soddisfazioni mi ha regalato, in circa 30 anni, i migliori, questo splendido, insostituibile, amatissimo mondo di scuola vela e villaggio, al mare e in montagna.
Non so poi perché mi è venuto in mente anche un altro episodio accaduto nel lontano 1995 a Cuneo quando ero Ufficiale in Guardia di Finanza. Nella Caserma Cesare Battisti avevamo 1.200 allievi Sottufficiali del Corpo.  Ero stato nominato docente aggiunto delle cattedre di Ragioneria e Computisteria e di Diritto Tributario, provenendo dagli studi di Economia e Commercio ed essendo già  abilitato all'esercizio della professione di Dottore Comercialista a Roma. Nella fase degli esami finali, avevo formato, aiutato e spronato moltissimo tutti i ragazzi. Provenivano quasi tutti da realtà economicamente  meno floride, spesso del Sud Italia. Mi ero prodigato davvero molto con loro e con grande dedizione, passione ed entusiasmo. I ragazzi avevano gradito e apprezzato molto questo mio impegno. E lo dimostrarono la mia ultima sera, dopo 15 mesi, prima di tornare a casa a Roma dalla mia famiglia. Il periodo del servizio militare ormai era terminato per me, e, prima di andare a letto, di sera, contravvenendo alle norme militari e andando palesemente contro il codice militare, si alzarono dal loro letto e, mentre passavo in piazza d'armi, un po' malinconico, iniziarono ad affacciarsi alle loro finestre illuminate e a battere tazzine di metallo e posate sui muri dell'edificio, senza pronunciare parola ma sorridendomi. Un silenzio molto eloquente. Un tacito e potente ringraziamento. Beh, vi garantisco che mi vennero i brividi e tuttora, ricordando quel momento, ho una gran commozione e una immensa gratificazione, felicità e soddisfazione. Una bella eredità da condividere e da ricordare che ha arricchito la mia bella vita.


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