Apertura Scuola Vela Argentario
Salve cari e affezionati lettori del nostro Blog Velico.
Oggi, nell'ottavo articolo, vorremmo descrivervi e raccontarvi tutte le operazioni di apertura, chiusura, assemblaggio, preparazione, riparazione, manutenzione, di una grande scuola vela stagionale sulla spiaggia come la nostra all'Argentario in Toscana, aperta da metà marzo a metà novembre di ogni anno
In altro interessante articolo analizzeremo poi tutte le operazioni di marketing e commerciali, anche tramite social media (Facebook e Instagram), le piattaforme digitali come mail chimp per l'invio simultaneo di grandi gruppi di mail , quelle di invio multiplo simultaneo di messaggi come sms Café, la creazione di database di cellulari, di mailing lists generali e specifiche, la formazione di gruppi whatsapp broadcast e l'utilizzo del sito internet istituzionale e dettagliato www.scuolavelaargentario.com, dove si possono anche leggere tutti gli articoli del blog usciti sinora. Inoltre, analizzeremo le fasi operative della creazione dei vari accordi, le partnerships in essere, il reclutamento istruttori, aiuti e staff, la ricerca degli sponsor, la preparazione delle magliette e degli altri gadget, l'organizzazione dei campi stanziali velici per privati o per le scolaresche.
Ma torniamo all'interessante e utile argomento che oggi desideriamo trattare. Scrivevamo che la scuola vela apre normalmente nelle ultime due settimane di marzo di ogni anno.
Innanzitutto, con una discreta fatica fisica, Marco e Chiara trasportano in spiaggia e a mano le 21 barche, una a una, dal parcheggio dello stabilimento balneare Tuscany Bay in Giannella che le ospita, fino alla porzione di spiaggia di circa 50 mt che è appositamente destinata alle attività della scuola vela, al rimessaggio delle derive, al cassone, ai portagiubbini e ai due gazebo.
Le barche sono rimessate allo scoperto a novembre dell'anno precedente con i loro carrelli di alaggio a due ruote e i loro teli copribarca superiori più altri teli cerati.
400 metri di puro impegno fisico che mettono in ottima forma fisica il nostro direttore e la vice presidente della nostra associazione sportiva dilettantistica. Poco prima di questo impegno infatti entrambi si sottopongono a una accurata visita medica e a un elettrocardiogramma! :-)
Dopo il trasferimento, attraverso uno stretto sentiero, di tutte le barche, si porta allo stabilimento con la macchina e in vari viaggi, parte del resto dell' attrezzatura (boma, alberi, timoni, vele, kit delle scotte e delle manovre correnti per l'armo) e poi in spiaggia, sia da un magazzino all'interno dello stabilimento sia da una soffitta e da un cantinone dati in uso gratuito alla scuola vela in zona Pozzarello, 2 km dal paese di Porto Santo Stefano.
Provvisti della cassetta completa degli attrezzi e della suddetta attrezzatura, si iniziano ad armare e ad assemblare le imbarcazioni.
Si tolgono, lavano, asciugano, piegano e ripongono uno a uno i teli copribarca superiori; si montano sullo scafo bozzelli, schienalini, cinghie, tappi, torrette, timoni con stick, bompressi e finalmente si tirano su gli alberi, dapprima lavati con acqua dolce e protetti con spray anti corrosione e ruggine o grasso marino su tutte le parti metalliche (alcuni con i loro galleggianti in testa d'albero, alcuni assemblati nelle due parti alta e bassa e alcuni altri dopo aver montato le crocette) e li si fissano e bloccano, ad entrambi i lati con le sartie alte e a prua con gli stralli, alle coperte e alle falchette delle barche attraverso lande, perni e coppiglie e anche, indirettamente, tramite sartie basse e trapezi con maniglie.
Dopodiché, si montano, ove necessario e previsto, i boma (alcuni tramite lo gnav), si preparano e si sistemano tutte le manovre correnti (scotta randa, scotta fiocco, drizza spinnaker, archetto, vang, trasto randa, Cunningham, stroppino, carica alto, carica basso, tesabase) e si fissano i boma dotati di bozzelli.
Si armano già i fiocchi, tesando, attraverso le ghinde, i relativi gratili in acciaio o in resistente dyneema tessile e li si arrotolano su se stessi a mano o con apposito rollafiocco.
Si arma anche il circuito e la vela dei gennaker con la scotta e si ripone la randa nel cassone in spiaggia, già arrotolata in apposita sacca e identificata con apposito cartellino o si arrotolano le rande sui loro alberi (tipo laser 1, laser pico, rs zest).
Si dà una bella lavata delle barche con apposita idropulitrice, una volta asciutte si mette del lubrificante WD 40 anti corrosione su tutte le parti metalliche, si usa lo scotch nero per elettricista su tutte le coppiglie e si gonfiano per bene le ruote dei carrelli di alaggio e via..... si è pronti per una navigazione di prova unitaria.
Si sistemano anche per taglia e modello gli obbligatori giubbini salvagente omologati e si insabbiano, scavando, sette ancore hall da 10 kg sotto un metro di sabbia con tre corpi morti ciascuna, che serviranno, una volta ben legati alle maniglie di prua dei carrelli di alaggio, a tenere le barche ferme e sicure vicino alle dune, anche in caso di mare e vento forte. Si dispongono su un'anta del cassone tutte le scotte di pronto impiego e utilizzo giornaliero.
Si montano i due gazebi per le lezioni al coperto e per la segreteria e si portano in spiaggia, già assemblati, due dei tre gommoni di assistenza con relativi motori a 4 o 2 tempi. Allestiamo il corridoio di lancio di 20X100 mt.
Sembra un lavoro facile e veloce, ma ci impieghiamo normalmente, in una o due persone esperte, ben 3 o 4 settimane intere ad alti ritmi lavorativi.
Una piccola considerazione personale a fine articolo: cerchiamo sempre di trovare il buono e il positivo in qualsiasi situazione o evento ci capiti nella vota, bello o brutto che sia.