Gli Angeli del Vento
Pubblicato da Marco Ferranti in blog · Venerdì 25 Ott 2024 · 4:45
Cari amici bloggers e velisti, è con estremo piacere che dopo questa splendida Estate del 2024, diamo penna e parola al nostro presidente e direttore sportivo, nonché socio fondatore nel 2020 della nostra Scuola Vela Argentario asd in Toscana, Marco Ferranti, reduce da circa faticosi e soddisfacenti 8 mesi di stagione ininterrotta. Buona lettura a tutti voi di questo nostro quarantaquattresimo articolo e a presto risentirci.

Buongiorno a tutti I nostri lettori. Desidero raccontarvi un edificante ed estremamente romantico episodio accaduto lunedì 8 settembre 2024.

Ma prima occorre fare un flashback alla notte tra il 5 e il 6 novembre 1994, quando le province di Cuneo, Torino, Asti e Alessandria furono pesantemente colpite da un violento evento alluvionale che causò l'esondazione dei fiumi Po, Tanaro e molti loro affluenti (in particolare il torrente Belbo, importante affluente di destra del Tanaro), causando 69 vittime e 2.226 sfollati. In particolare le città di Clavesana, Garessio, Alba (sede della Ferrero dove si produce la Nutella), Asti furono letteralmente inondate dalle acque sporche dei fiumi in piena. Era notte fonda. Avevo 25 anni ed ero Ufficiale Tenente di Complemento della Guardia di Finanza presso il Secondo Battaglione di circa 1100 Allievi Sottufficiali nella Caserma Cesare Battisti della città di Cuneo. In particolare, rivestivo quella notte la carica di Ufficiale di picchetto, cioè sostituto comandante pro tempore della caserma in quel giorno. Ci avvisarono subito dell alluvione e dell esondazione, approntammo tutte le nostre risorse umane e le portammo , con tutte le attrezzature necessarie. nelle zone disastrate e allagate per dare volontariamente un aiuto e un sostegno alle popolazioni colpite dall'alluvione, con vanghe e badili.
Mi sorprese e commosse molto vedere la reazione adorante e felice al nostro arrivo di chi aveva perso tutto o quasi ed era nel completo sconforto, colpito da giusta disperazione e forte rassegnazione e paura. Era gente dignitosa e coraggiosa.
Vederci arrivare così forti, determinati e decisi a dare un aiuto con sincera solidarietà e partecipazione emotiva. dava loro energia e conforto umano e restituiva loro il sorriso perso. Ci chiamavano tutti "gli angeli del fango", ci consideravano moderni eroi, ci davano pacche sulle spalle, ci ringraziavano e si preoccupavano di offrirci quel poco cibo e l'acqua rimasti. È stato uno dei momenti più commoventi e dignitosi della mia vita e lo ricordo con tanto entusiasmo e sensazione di dignità.
Perché vi ho raccontato questo aneddoto della mia vita? Ve lo svelerò presto.
L'8 settembre verso le 10 di sera, una feroce ed impetuosa tromba d'aria (la seconda della stagione ma più forte e inesorabile ma soprattutto non prevista) si abbatteva sulla spiaggia della Giannella con venti da sud sud ovest di libeccio che soffiavano a 55 nodi di velocità cioè circa 105 km orari, di fronte al promontorio settentrionale dell'Argentario. Ricordo la sera stessa la mia forte preoccupazione ed ansia, anche nel guardare da casa un video della telecamera di sorveglianza in cui si vedeva tutto volare.
Il lunedì mattina, subito dopo la tromba d'aria, alle 8 del mattino sono arrivato presso l'esclusivo stabilimento balneare Tramonto Beach e per un attimo sono stato assalito da un profondo sconforto. Ma con madre Natura non si puo' combattere. Ha il suo modo di dimostrare spesso il suo potere e la sua sovranità e io La rispetto profondamente. Su 21 imbarcazioni, 20 si erano ribaltate, rompendo numerose attrezzature e 4 di esse avevano addirittura disalberato. La scena era davvero raccapricciante. Ho iniziato subito a lavorare, cercando di non perdermi di animo. Ero solo e un po' rassegnato. Ma dopo circa due ore, sono arrivati quelli che io affettuosamente ho poi chiamato "gli otto angeli del vento", o IES, italian emergency squad. E li voglio nominare tutti, uno a uno, Isabella con il figlio Alessandro, Isabella con il figlio Giulio, Benedetta con il figlio Edoardo, Cinzia con la figlia Stella, 4 donne adulte e 4 ragazzi e bambini che potete vedere in foto. Molti di loro sono nostri allievi di vela da anni, alcuni di loro sono completamente profani, alcuni avevano dolori e disagi fisici. Insieme a loro, che non erano né istruttori, né esperti navigatori, apparsi dal nulla, senza essere chiamati, per fare e offrire del bene, senza chiedere nulla, abbiamo ricostruito parzialmente in sei o sette ore la.nostra tanto amata scuola vela. E mi hanno ricordato noi in Piemonte venti anni prima, che volgevamo una parziale sconfitta in una grande vittoria umana e morale. Ricorderò sempre quel giorno di novembre 1994 e questo giorno di settembre 2024. E ricorderò che queste persone mi hanno regalato forza, facendomi anche sorridere in maniera spensierata. E ricorderò quelle belle risate in cerchio a mangiare focaccia bianca e prosciutto crudo e una gustosissima frittura di calamari e gamberi, sorseggiando una coca cola gelata. Loro mi hanno fatto tornare felice e pronto per vivere appieno questo nostro grande lavoro, con più fiducia e rispetto per il genere umano. Grazie di cuore per questo fulgido esempio di profonda, dignitosa, poetica umanità.Sono orgoglioso di voi. Sono sicuro che il Karma vi ricompensera'.