Arianna Bianchi
Cari amici bloggers e gente di mare, di montagna, di sport indoor o outdoor, ben ritrovati nella lettura del nostro richiestissimo e attesissimo undicesimo articolo. Diamo la parola e lasciamo la penna a una delle storiche istruttrici della scuola vela, Arianna, con noi dal 2007, dapprima come allieva e poi infine come validissima e carismatica istruttrice estiva e primaverile.


"Salve a tutti, mi chiamo Arianna Bianchi, ho 27 anni, sono nata e vivo a Terni in Umbria. Laureanda in Farmacia.
Confucio diceva : “Scegli il lavoro che ami e non lavorerai mai un giorno in tutta la tua vita”, per ognuno di noi il lavoro dovrebbe essere così, dovremmo viverlo con spensieratezza, divertimento, amicizia e passione. Il mio primo lavoro è stato a 16 anni, ho iniziato aiutando il mio istruttore Marco all’interno della scuola vela ed il ricordo più bello che ho di quella esperienza è che ho imparato più insegnando agli altri che da allieva. Non perché l’insegnamento non fosse valido, anzi tutt’altro, ma perché molto spesso rimettere insieme le proprie competenze per metterle al servizio dei propri allievi è utile anche per noi stessi. Quell’esperienza è stata una “palestra di vita”, mi ha insegnato a rapportarmi con gli altri, sia con gli adulti che con i bambini, ho imparato a lavorare in squadra, insieme agli altri miei colleghi aiuto-istruttori ed istruttori e mi ha fatto capire quanto, per chi non vive la realtà della vela da tanti anni come me, sia qualcosa di straordinario da provare con stupore ed emozione.
A questo proposito mi torna in mente una delle mie ultime esperienze nella scuola vela, dove ho avuto il piacere e l’onore di insegnare ad andare in barca a dei ragazzi che provenivano da quartieri con realtà difficili della capitale. In questi anni ho insegnato a tantissimi ragazzi e nessuno è mai stato così felice, emozionato e stupito di timonare una deriva. In quel momento ho capito che stavo vivendo un’esperienza che mi avrebbe arricchito l’anima e così è stato. Quando i miei allievi sono tornati nella loro città, mi hanno contattato su Instagram per ringraziarmi, è stato molto strano perché nessun allievo mi aveva mai ringraziato prima. Questo mi ha fatto pensare a quando Marco dice a noi Istruttori: “voi siete le uniche persone di cui si ricorderanno quando ripenseranno a questa esperienza”, ed è proprio vero!
Ho iniziato scuola vela nel 2007, insieme a mia sorella e ad altre quattro mie amiche che mi hanno accompagnato per tantissimi anni in questo percorso sportivo. Per noi la vela era più di uno sport, perché lo sport è un po’ come il lavoro, molto spesso lo si vive con malessere, soprattutto ad alti livelli, ed io venendo dall’agonismo della ginnastica artistica lo so bene. Alla base della nostra scuola c’era l’amicizia, eravamo un gruppo che quando si muoveva non era in meno di quaranta e stavamo molto spesso insieme.
Questa bella esperienza mi ha insegnato tanti valori che porto con me nel mondo del lavoro, ho imparato che l’umiltà è fondamentale, pensare di essere i primi, ci fa diventare in realtà gli ultimi, mi ha insegnato la prudenza e a trovare sempre un’escamotage nei momenti di difficoltà, dove la regata sembra persa.
Il mio lavoro è all’interno di una Farmacia, un lavoro che può sembrare molto monotono, ma che in realtà se vissuto con passione e con la voglia di apportare delle novità, può diventare un posto dove in molti cercano certezze ed aiuto, dove è importante il consiglio del farmacista, non solo nelle medicine da assumere, ma anche nella scelta del cosmetico giusto e del trucco adatto. Molto spesso aiutiamo anche ad essere più belli, sia dentro che fuori. Per quanto sia una realtà diversa da quella di una barca che con le vele cazzate si dirige verso il mare aperto, in realtà hanno molte cose in comune. Entrambe sono una sfida permanente per tendere alla perfezione, nessuno sa tutto, impariamo tutti costantemente, entrambe sono gioco di squadra, con i colleghi e con l’equipaggio, infine in entrambi è fondamentale il ruolo del capitano, è importante che ci sia qualcuno che dirige il gruppo e se quello non è sicuro di quello che sta facendo, la barca non andrà da nessuna parte. La leadership è fondamentale non solo nel lavoro, ma anche nello sport, in un team bisogna essere qualcuno di cui gli altri si fidano e che vogliono seguire, è questa la differenza tra un leader ed un capo, il capo comanda, mentre il leader istruisce.
Porto dentro di me, all’interno del mio cuore questi anni bellissimi nella scuola vela Argentario, dove Marco Ferranti, il nostro Istruttore, ha cercato di insegnarci non soltanto ad andare in barca, ma anche dei valori importanti come l’amicizia, l’ambizione, la cooperazione, la determinazione ed il peso delle responsabilità. Ringrazio Marco e tutte le persone che dal 2007 sono cresciute insieme a me in mezzo al mare, con uno stick del timone sulla mano destra, la cima della randa sulla sinistra ed i piedi ben posizionati sulle cinghie. Non dimenticherò mai questa esperienza che consiglio a chiunque sia appassionato di mare e di sport, non ve ne pentirete!
Arianna Bianchi